Ogni stato d’animo determina automaticamente un comportamento fisiologicamente caratteristico: in un momento di sofferenza o disperazione, assumiamo spontaneamente una postura chiusa, piegata su se stessa, le mani al viso, gli occhi chiusi: l’addome è chiuso e contratto e preme contro il diaframma determinando una respirazione breve e frammentaria, mentre una morsa allo stomaco contribuisce al generale irrigidimento muscolare, a un torpore fisico e mentale che si diffonde in una spirale di malessere che sembra senza fine.

Da un punto di vista analitico, ogni elemento sintomatico è perfettamente congruente con lo stato d’animo che lo ha generato, secondo un meccanismo che si auto alimenta con diabolica reciprocità.

A volte sentiamo il desiderio di macerare in questa condizione psicofisica: talvolta per espiare un senso di colpa, talvolta per richiamare l’attenzione di una qualche forma di aiuto esterno, altre per metabolizzare il dolore fino a raggiungere la soglia oltre la quale scatta la molla con cui decidiamo di reagire e uscire da questa dimensione autolesiva.

I passi per uscire da una condizione di tristezza, delusione, angoscia, possono essere vari e più o meno complessi: noi Coach abbiamo un approccio molto pragmatico e personalizzato con cui aiutiamo le persone a superare i propri ostacoli e la Programmazione Neuro Linguistica, con altrettanta concretezza, ci offre un efficacissimo espediente per compiere il primo passo necessario ad attivare il processo decisionale con il quale determinare il cambiamento voluto.

In pratica, si tratta di intervenire deliberatamente sulla postura, sostituendo la caratteristica posizione (per quello stato d’animo) piegata e contorta con un atteggiamento fisico diametralmente opposto: eretto, disteso, aperto, con il mento alto, lo sguardo verso il cielo; questo determinerà l’apertura della cassa toracica, che insieme alla liberazione della catena addominale diaframmatica, ripristinerà le condizioni per una respirazione più profonda, alta e lineare (tipica di uno stato umorale positivo).

Ma il cambiamento più straordinario da un punto di vista emotivo, sarà determinato dalla sensazione di marcata incongruenza tra atteggiamento del corpo e della mente, tra postura fisica e mentale: l’effetto sarà come il click di un interruttore che staccherà improvvisamente la tensione nervosa, che taglierà la corda della zavorra, alleggerendo d’un tratto la pressione psicofisica che si era accumulata.

È solo il primo step ma è quello fondamentale per dare inizio a un nuovo corso e finalmente  lavorare sulle cause che erano alla base di una condizione di malessere, per poi tornare a vivere serenamente.

Dopo tutto, anche l’elettricista, la prima cosa che fa prima di aggiustare un impianto elettrico, è staccare l’interruttore generale…

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