Alle Paralimpiadi di Londra, alla soglia di 46 anni, Alex Zanardi conquista la medaglia d’oro con la sua handbike sul circuito di Brans Hatch dove ottenne la sua prima pole in Formula 3000 nel 1991.

Unico uomo a scendere sotto il muro dei 25 minuti per coprire la distanza di 16km, si è imposto nettamente sui propri inseguitori con una prestazione veramente maiuscola. Sappiamo tutti che Alex dopo aver perso le gambe in quel terribile incidente nella Formula Indy americana, nonostante tutto è tornato a vincere (tra i così detti “normodotati”) nelle auto sportive, dimostrando di non aver perso nulla del suo straordinario potenziale. Il paradosso però sta nel fatto che da quando non ha più le gambe è diventato un uomo più completo e quindi ancora più straordinario. Su quella bicicletta a propulsione manuale, pedalando con la potenza della braccia e la forza della mente, ha regalato all’Italia una prestigiosa medaglia d’oro e  l’ennesima impresa titanica a se stesso. Alex Zanardi è una leggenda vivente: l’esempio più visibile della capacità di reagire agli eventi con lucidità, entusiasmo e autodeterminazione. È la manifestazione evidente del potenziale umano allo stato puro, con la sua umiltà, il suo coraggio, il suo amore per la vita e per lo sport. Fortunatamente per noi, questo campione non è l’unico caso di eccellenza nel nostro paese: ci sono altri connazionali che ci hanno onorato in questi giochi olimpici e tra questi aggiunge ulteriore clamore Annalisa Minetti, ex finalista di Miss Italia, vincitrice di un’edizione del Festival di San Remo e oggi medaglia di Bronzo nei 15oomt di atletica. Un brano de “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway, recitava: “Ora non è il momento di pensare a quello che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che hai”.. Gli esempi pratici li abbiamo in casa, visibili, tangibili e fruibili per essere d’ispirazione a chi ancora è disposto a lottare per le cose in cui crede.

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