A volte, capita di dover prendere decisioni drammatiche, la cui portata determina conseguenze importanti sul nostro futuro. Stabilire se accettare o meno l’accanimento terapeutico per una malattia che non lascia scampo, valutare se interrompere o meno una gravidanza non desiderata, decidere se sacrificare o meno i propri valori per la carriera, sono solo alcune delle situazioni più o meno “estreme” che la vita talvolta ci pone. Una ricetta per affrontare questi dilemmi è cercare la presenza di una possibile terza alternativa ma talvolta può accadere che non ci sia. In questo caso, stilare una lista di “pro e contro” per l’uno e l’altro caso può aiutarci a visualizzare meglio la qualità delle possibili prospettive, per valutarle meglio con cognizione di causa.

Però attenzione, perché se confidarsi con famigliari e amici potrà anche essere un utile sfogo, gli effetti collaterali del coinvolgimento altrui, vi procureranno un bombardamento di consigli da cui potreste non uscire indenni..

Noterete che la ”polarità” della vostra decisione tenderà a cambiare sotto l’influenza delle diverse persone che ascolterete: naturalmente, una volta chiamato in causa,  ciascuno sentirà il diritto ed il dovere di dirvi cosa dovreste fare e questo ciascuno ve lo dirà attraverso i propri timori, le proprie certezze, la propria educazione, i propri valori ed a volte le proprie ambizioni. Il fatto è che trattandosi di voi, qualunque sarà la decisione, soltanto voi dovrete confrontarvi con le inevitabili conseguenze. Per questo è importante prendere i consigli altrui come semplici opinioni da filtrare attraverso i vostri personalissimi criteri di valutazione (che saranno ispirati dai vostri valori, dal vostro carattere, dalla consapevolezza delle vostre necessità e delle eventuali risorse per soddisfarle). Pertanto, quando decidete qualcosa, o se cambiate idea rispetto ad essa, chiedetevi perché lo fate e soprattutto per chi: immaginate come vi sentirete dopo averlo fatto ed immaginate cosa cambierà nella vostra vita dopo averlo fatto (tanto in un caso come nell’altro); si tratta di una simulazione utile perché opera sugli effetti della decisione anziché  sull’evento scatenante (sul quale è impossibile intervenire), spingendovi ad agire nei confronti delle cose con le quali avrete concretamente a che fare in funzione della scelta adottata..

Cambiare opinione non è un delitto ma un diritto, purché  ci sia la consapevolezza delle ragioni per le quali la si cambia: chiedersi se e quali benefici ci porterà questo atteggiamento è fondamentale per poterne prevedere gli effetti e poterlo confrontare con la situazione precedente. L’affiancamento di un Life Coach in questi casi è quanto mai opportuno per agevolare questo processo nel modo più corretto, senza le interferenze/influenze ideologiche, culturali o caratteriali che altre persone, emotivamente coinvolte, comporterebbero.

Share...Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedIn